la location







Nel 1931 l'Azienda di Soggiorno sambenedettese affidò al giovane ingegnere Luigi Onorati l'incarico di migliorare l'aspetto estetico e turistico del rilevato ferroviario nell'area attigua all'attuale viale Secondo Moretti. Tra i diversi lavori di sistemazione fu anche realizzato il viale a mare (attuale Rotonda con viale Buozzi). Il viale, inaugurato nel 1932, era largo 30 metri (18 metri di sede stradale e 12 di marciapiede) e fu considerato dai contemporanei spropositato: oggi è uno dei più ampi e maestosi viali a mare del nostro Paese.
In questo contesto si inserisce la Palazzina azzurra, complesso che nasce dal progetto dell'ing. Luigi Onorati e commissionata dall'Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo, per "migliorare le proprie attrezzature ricettive e creare un luogo di ritrovo e divertimento". La Palazzina Azzurra fu inaugurata il 1 settembre 1934. In stile prettamente razionalistico, fu costruita a fianco dei due campi da tennis e del Circolo Forestieri.
Palazzina Azzurra
L'edificio a due 
piani, dipinto di azzurro, ospitava al piano terra il bar, salotti, docce e servizi per signori e signore; al primo piano, al quale vi si accedeva e tuttora vi si accede tramite una scalinata, erano dislocati la sala lettura, due salotti, uno spogliatoio ed un fumoir. I salotti, dalle pareti semicircolari e vetrate, consentivano di avere una visuale ottimale sul panorama della pineta nuova e sui campi sportivi. Un complesso architettonico esclusivo e capace di soddisfare le diverse aspettative legate al tempo libero, allo svago estivo, nonché a quello sportivo e festaiolo dell'epoca. L'edificio ha avuto nella storia recente di San Benedetto un grande valore significativo per l'immagine turistica. Nel secondo dopoguerra si distinse per essere uno dei più ricercati luoghi di ritrovo serale e sala da ballo del Paese, per le generazioni e per la cultura musicale che si sono susseguite dagli anni cinquanta fino agli anni ottanta. Dopo un periodo di decadenza, che rifletteva le difficoltà di un'intera comunità cittadina, il progetto di restauro intrapreso dal Comune di San Benedetto nel 1996, restituiva alla cittadinanza la struttura nell'accezione più autentica, con spazi destinati alla promozione e alla diffusione dell'arte, con sale destinate all'esposizione, uffici e servizi, il tutto completato da uno splendido parco pubblico ricco di piante e fiori dai mille colori.



Enrico Baj
            Il saluto di Ubu

In Largo Pietro Micca, lungo il corso Moretti, a breve distanza dalla Palazzina azzurra, si trova Il saluto di Ubu, opera in bronzo realizzata da Enrico Baj, uno dei più grandi artisti contemporanei scomparso nel 2003. Ubu, protagonista di un lavoro teatrale di Alfred Jarry, fondatore della Patafisica, è un personaggio grottesco, ottuso e prepotente, che rappresenta la stupidità e la violenza delle convenzioni sociali e del potere.